Uova di Pasqua: i brand meglio posizionati nella conversazione nella semiosfera di lingua italiana
Nessuno. Questa dovrebbe essere in sintesi la risposta al tema proposto dal titolo. O meglio, quasi nessuno. Le attività di intelligence, svolte in questo caso in alcune vaste arene della semiosfera di lingua italiana (tv, social network, web, risultati dei motori di ricerca) consentono di effettuare una verifica sulle performance degli agenti coinvolti e di indagare, analizzare e comprendere i temi, le opinioni, e le percezioni correlate ad alcuni eventi. Sono attività necessarie, come pure questo carotaggio conferma, per provare a essere rilevanti nell’economia dell’attenzione, per farlo in modo pertinente, scegliendo in modo corretto contenuti e contesti, per sostenere la relazione con i clienti attuali e creare quella con i clienti potenziali, in modo da minimizzare (i sempre crescenti nell’attuale contesto) costi di acquisizione. Un aspetto, questo, che la difficoltà di emergere nella messe di messaggi sulle uova di Pasqua ancora una volta segnala.
Se si osservano i volumi di ricerca di alcune chiavi correlate alle “uova” nelle settimane a cavaliere della Pasqua 2023, questi sono i risultati (desktop).
Queste, invece, sono le keywords correlate.
Nello stesso lasso di tempo (20 marzo — 18 aprile), nel web e sui social network quelle stesse chiavi di ricerca appaiono in 65.000 messaggi in lingua italiana, con una reach stimata pari a 8 milioni di potenziali lettori.
I brand che hanno partecipato alla conversazione non riescono a primeggiare, nonostante l’evidente picco fatto registrare in occasione della festività. Se si prendono i 10.000 messaggi che hanno generato il maggior numero di interazioni, solo due marche appaiono tra le 5.000 parole più frequenti di quel grande corpus, e sono tre tra le prime 6.000, ma senza alcuna correlazione con iniziative per la festività pasquale.
Per una visione più di dettaglio è bene esaminare i macro-temi maggiormente rilevanti in quei 10.000 messaggi,
i temi,
le parole,
gli hashtag,
e le coppie di parole (più frequenti)
È Facebook la piattaforma che ne ospita la porzione più grande dei messaggi che hanno ottenuto il maggior numero di interazioni (il dato va pesato, perché la possibilità di indagare il conversato generato sulle varie piattaforme è dispari).
TikTok è invece la piattaforma più citata.
Il sentiment complessivo è positivo.