PD, le primarie nel prisma delle arene digitali
- Bonaccini vs Schlein sul web
Assieme, i due candidati alle elezioni primarie per la segreteria del Partito democratico, hanno generato quasi 60.000 messaggi nel periodo compreso tra il 6 di novembre e il 5 di dicembre scorsi (la rilevazione contiene una porzione non elevatissima ma al contempo non trascurabile di falsi positivi, dovuti all’imporsi nel panorama mediatico italiano di un fatto di cronaca in cui era pertinente la chiave di ricerca “Schlein”).

Nello specifico, la keyword “Bonaccini” restituisce quasi 21.000 mentions, generati da circa 14.000 utenti unici, per una reach stimata pari a 6 milioni di potenziali “lettori”.
Nello stesso periodo, la chiave di ricerca “Schlein” è stata usata da 26.000 utenti unici, che hanno prodotto circa 38.000 mentions, con una reach stimata pari a 7 milioni di potenziali “lettori”.
Nella “conversazione”, gli utenti con la followership più ampia sono pressoché gli stessi per i due (si tratta in buona sostanza degli avatar digital di alcuni legacy media), ma il volume maggiore della “comunità” che si è agglutinata attorno alla keyword “Schlein” le ha consentito di generare un milione in più di potenziali lettori.
Se si guarda ai temi e agli attributi correlati all’uno e all’altra, e si escludono al contempo i pattern meramente informazionali, emergono in entrambi i casi dei piccoli ma ben evidenti tentativi di framing: a Bonaccini, per esempio, è assegnato l’attributo “renziano”, mentre a Schlein è attribuito un dogmatismo dall’oggetto variabile (immigrazione, ambientalismo, campagna vaccinale, per dirne tre).
Il valore del sentiment è simile per i due: prevalentemente positivo, ma con la somma di neutro e negativo che si avvicina al 50%.
Se si guarda invece al comportamento degli utenti sui motori di ricerca, e alle loro “intenzioni” presunte, emerge una primazia di “Bonaccini” nel volume delle ricerche.

Se si spulciano le frasi maggiormente associate alle due keyword, emerge un intento francamente informazionale degli utenti, con un (piccolo) focus sui dettagli personali per Schlein e sull’attività svolta per Bonaccini.
Degni di interesse pure i siti destinatari delle due keyword, visti sia nella loro forma aggregata che nel dettaglio del market share over time.




2. Le pagine fan
Su Facebook, Bonaccini ha più di 411 mila follower, che negli ultimi 30 giorni sono aumentati dello 0,6%. Schlein ha invece circa 209 mila follower, che negli ultimi 30 giorni hanno fatto registrare un aumento del 3,59%.
Nello stesso periodo, l’interaction rate (per follower) premia Schlein, 1,90% contro lo 0,57% di Bonaccini, così come le interazioni per post (3.9k in media per Schlein, 2.3k per Bonaccini).
Il numero totale di interazioni generate dall’account di Bonaccini è pari a 344.000 (tra cui circa 34k commenti), un valore molto più alto dei 47.000 generati dall’account di Schlein.
Bonaccini è avanti anche nel kpi della visualizzazione dei video. I 14 da lui pubblicati hanno generato quasi 306.000 visualizzazioni, mentre i 4 pubblicati da Schlein hanno generato poco più di 140.000 visualizzazioni.
3. Le parole
Infine, uno sguardo alla presentazione delle rispettive candidature. Per farlo, sono state generate due trascrizioni: la prima è la trascrizione automatica della “conferenza stampa” congiunta di Bonaccini e Nardella, la seconda è la trascrizione automatica dell’allocuzione di Schlein a Roma (in entrambi i casi vi sono dei margini di errore non trascurabili, data la natura delle trascrizioni).
La trascrizione della conferenza di Bonaccini e Nardella consta di 8.532 tokens. Le occorrenze di “io” sono quasi il doppio delle occorrenze di “noi” (che come è noto, per esigenze retoriche e stilistiche, può fungere anche da io nell’italiano standard).
“Partito” è la prima parola non grammaticale. Tra i predicati, registra il maggior numero di occorrenze “fare” (che è però estremamente plastico e quindi peculiare); seguono “credo” (ndr: forse, perché la parola è sempre l’esponente di una funzione, e il fatto che qui non si indaghi la funzione rende dubbia la natura del riconoscimento) e “dobbiamo”.
Dalla lettura dei sintagmi più frequenti emergono alcuni dei temi prevalenti: la riforma della classe dirigente del partito, il riferimento all’esperienza degli amministratori locali, la candidatura di garanzia che eviti la frattura del partito, l’attenzione alla sanità.

La trascrizione della presentazione della candidatura di Schlein consta di 13.294 tokens.
Le occorrenze di “io” sono qualcuna in più delle occorrenze di “noi”. “Lavoro” è la prima delle parole non grammaticali, la seconda è “partito”. Nella struttura predicativa fanno capolino, se si guarda al solo valore della frequenza, “fare”, poi “abbiamo”, “siamo” e “dobbiamo”
Anche in questo caso, la lettura dei pattern ricorrenti dà una prima idea dei temi più rilevanti: donne, giovani, casa, ambiente.
