Le primarie del PD: aggiornamento #3. La comunicazione dei candidati e il loro percepito in tv e nel web di lingua italiana
1. Campaigning: branding e marketing
Queste righe raccolgono il quinto carotaggio, e il terzo aggiornamento settimanale, con cui il dipartimento di analisi strategiche di tropic, attraverso i suoi strumenti quali-quantitativi di total intelligence, dà conto della comunicazione dei candidati alle primarie per l’elezione del segretario del Partito democratico e del loro percepito in tv e in una porzione molto vasta del web di lingua italiana (i primi aggiornamenti sono disponibili nel blog).
Iniziato il voto nei circoli, da questa volta in avanti il report verrà pubblicato con qualche giorno di ritardo.
Questo aggiornamento settimanale copre il periodo che va dal 23 al 29 gennaio scorsi.
2. Search intelligence
Tra le quattro chiavi di ricerca correlate ai candidati, nella settimana oggetto di osservazione è “Schlein” a prevalere nel traffic share sui motori di ricerca.

Anche se la chiave di ricerca “Bonaccini” fa registrare alcuni picchi di interesse.

Per quel che riguarda i siti che drenano più traffico da quelle chiavi di ricerca, quello di Bonaccini prevale su quello di Schlein e, eccezion fatta per il sito dell’Ansa, prevale pure su quello di tutti i media che menzionano i candidati, tra cui continuano nelle posizioni di testa a stazionare molte testate dell’area politico-culturale degli avversari.

Anche qui si nota un picco di attenzione verso, in questo caso, il sito di Bonaccini.

3. Digital intelligence: Instagram
Tra i tre candidati che presidiano Instagram con un account (i.e. Bonaccini, De Micheli e Schlein), anche stavolta è Bonaccini a generare il maggior numero di interazioni, seppur meno che nella settimana precedente: 43.300, con 26 post, sui 77.900 generati in totale dai tre.
Nel tasso di interazione medio, è Schlein a prevalere: 1,50% contro lo 0,98% di Bonaccini.
In questa occasione, è Schlein a guadagnare il maggior numero di nuovi follower, circa 2.000, contro i 1.700 nuovi follower dell’account di Bonaccini.
4. Digital intelligence: Facebook
Tutti i candidati hanno un account o una pagina fan su Facebook. Assieme, nel periodo indicato, hanno pubblicato 98 post. Bonaccini, che è il più prolifico con 34 post, domina il kpi delle interazioni generate: 62.300.
Il tasso medio di interazione premia Cuperlo: 1,98%, con 14 post pubblicati e 20.200 reazioni generate.

È suo il post più performante nel periodo oggetto di osservazione, come si può apprezzare nella slide: https://public.flourish.studio/visualisation/12645848/

L’account di Cuperlo prevale per qualche giorno anche nel kpi dell’engagement.

I quattro account hanno fatto registrare una bassa crescita dei nuovi follower. Solo Schlein si avvicina ai mille (830 per l’esattezza).

5. Media intelligence: TV e social-tv
In tv (i.e. reti nazionali generaliste e all news monitorate in questa occasione), le chiavi di ricerca correlate ai candidati hanno ottenuto una manciata di menzioni. Quelle correlate al partito hanno invece fatto registrare rispettivamente 30 (Partito democratico) e 265 (PD) menzioni, con questa distribuzione e questo paniere di argomenti correlati.
Partito democratico:



PD:



6. Web intelligence
Nel periodo oggetto di osservazione, in una porzione molto vasta del web di lingua italiana, le chiavi di ricerca correlate ai 4 candidati (senza tener conto delle chiavi refusate, come Shlein per esempio, e di una percentuale di falsi positivi) hanno generato 54.000 messaggi (erano stati 45.000 la settimana precedente, in cui cadeva pure un confronto televisivo che, come sempre accade, era stato oggetto di commenti sul second screen), prodotti da circa 31.000 fonti uniche, con una reach stimata pari a 6 milioni di potenziali “lettori”. È Bonaccini a far registrare un picco dell’attenzione.

Proprio Bonaccini, infatti, è di gran lunga il più citato.

Un sovrappiù di attenzioni che non pare però aver influito negativamente sul valore del sentiment correlate alla “sua” porzione di conversato, che resta in linea con quello degli altri candidati.

Eppure la tensione verso Bonaccini emerge dalla radiografia dei temi più citati.

E degli hashtag più usati.

Bonaccini è di conseguenza al centro della mappa semantica, in cui è evidente l’argomento al quale è maggiormente associato nel periodo oggetto di osservazione.

Infine, l’elenco degli account che hanno maggiormente usato le chiavi di ricerca indagate nei loro messaggi. Su Twitter:

E Facebook:
