Le primarie del PD: aggiornamento #2. Le performance dei candidati in tv e nel web di lingua italiana
1. Campaigning: branding e marketing
Queste righe raccolgono il terzo carotaggio, e il primo aggiornamento settimanale, con cui il dipartimento di analisi strategiche di tropic, attraverso i suoi strumenti quali-quantitativi di total intelligence, darà conto della comunicazione dei candidati alle primarie per l’elezione del segretario del Partito democratico e della loro percezione in tv e in una porzione molto vasta del web di lingua italiana (i primi due carotaggi sono disponibili nel blog).
Questo primo aggiornamento settimanale copre il periodo che va dal 14 al 22 gennaio scorsi.
2. Search intelligence
Nel precedente report era alquanto evidente una certa primazìa di alcuni siti di quotidiani di un’area politico-culturale avversa al PD tra le destinazioni (i.e. visite) degli utenti che cercavano sui motori di ricerca le chiavi correlate ai candidati. In questa occasione il dato pare attenuato, grazie pure alla comparsa in quel paniere del sito di Bonaccini.


3. Digital intelligence: Instagram
Anche questa volta, tra i tre candidati che presidiano Instagram con un account (i.e. Bonaccini, De Micheli e Schlein), è Bonaccini a generare il maggior numero di interazioni, 66.300, quasi il triplo di quelli raccolti da Schlein, che ha pubblicato 21 post contro i 30 di Bonaccini.
Schlein performa meglio di tutti invece nel kpi delle video views, circa 37 mila con 10 video pubblicati. Bonaccini ne raccoglie 742 con 15.
Bonaccini guadagna il maggior numero di follower nel periodo oggetto di osservazione: 1.300. Schlein lo segue con un incremento di 1.100 follower.
4. Digital intelligence: Facebook
Tutti i candidati hanno un account o una pagina fan su Facebook. Assieme, nel periodo indicato, hanno pubblicato 97 post. Bonaccini, che è il più prolifico con 37 post, domina il kpi delle reactions generate: 143.300, quattro volte tanto la somma di quelle raccolte dagli avversari. I suoi 6 video hanno generato 203.500 views, contro le 72.300 generati dai 6 di Schlein.
Anche il valore dell’engagement premia Bonaccini.

Bonaccini e Schlein hanno guadagnato quasi lo stesso numero di follower: circa 1.100 Bonaccini, 918 Schlein.

Qui vi è il dettaglio del numero di reazioni generate da ciascun post pubblicato nel periodo osservato:
https://public.flourish.studio/visualisation/12538924/
È l’occasione per notare che il tema del post più performante di Bonaccini cade nel paniere della politica-pop, lo sport. Il suo post politico che ha generato il maggior numero di reazioni, invece, è una critica al governo in merito all’aumento dei costi del carburante.
Tra i post di Schlein viene premiato un messaggio d’occasione (il ringraziamento per chi ha partecipato a un’iniziativa in campagna elettorale). Tra i post propriamente politico-programmatici, il maggior numero di reazioni li raccoglie l’intervento durante l’assemblea del PD.

5. Media intelligence: TV e social-tv
Durante il lasso di tempo indagato, i candidati hanno tenuto un confronto durante la puntata settimanale del programma di Rai3, “Mezz’ora in più”. È l’occasione per testare le reazioni del pubblico in quell’arena.
Più in generale, le chiavi di ricerca correlate al partito hanno raccolto in tv (i.e. reti nazionali generaliste e all news monitorate in questa occasione) circa 500 menzioni.

Il partito è però stato spesso definito dagli avversari, e il sentiment che caratterizza i messaggi è di conseguenza perlopiù negativo.

Nello specifico del confronto a “Mezz’ora in più”, per indagare le reazioni del pubblico sono stati osservati i kpi degli account Facebook e Twitter della trasmissione, comparando i risultati con quelli ottenuti nei 15 giorni precedenti: https://public.flourish.studio/visualisation/12539135/
Il riscontro: sia su Facebook che su Twitter, il post più performante del periodo in oggetto riguarda il confronto tra i candidati alle elezioni primarie del Partito democratico.

I vari indicatori indicano una migliore performance sulle due piattaforme nel periodo in cui cade il confronto tra i candidati.

6. Web intelligence
Nel periodo oggetto di osservazione, in una porzione molto vasta del web di lingua italiana, le chiavi di ricerca correlate ai 4 candidati (senza tener conto delle chiavi refusate, come Shlein per esempio, e di una percentuale di falsi positivi) hanno generato 45.000 messaggi, prodotti da circa 31.000 fonti uniche, con una reach stimata pari a 5 milioni di potenziali “lettori”.

Quasi per tutti si nota un effetto benefico, in termini di volumi generati, a cavaliere del dibattito televisivo.

Il più citato è stato Bonaccini.

Il valore del sentiment complessivo della “conversazione” è stato positivo, seppur in modo non netto.

Nel dettaglio, è Cuperlo a performare meglio in quel kpi; mentre Bonaccini e Schlein quasi si equivalgono.

Se si guarda la mappa dei temi più citati, si ritrovano (I) anche stavolta le tracce del negative campaigning e (II) un focus su temi prevalentemente partito-centrici.


