La comunicazione dei candidati alle primarie del centro-sinistra a Bologna: primo aggiornamento
0. Introduzione
Questo primo aggiornamento sulla comunicazione dei candidati alle primarie del centro-sinistra a Bologna (https://glokr.medium.com/elezioni-bologna-2021-prime-osservazioni-5abfe4817ff2) riguarda il periodo che va dal 14 al 23 maggio e tiene in conto alcune evidenze per noi esemplificative delle strategie comunicative e delle mosse dei candidati (non delle intenzioni dunque, a cui non possiamo attingere, ma degli effetti di senso che i loro discorsi e i loro comportamenti producono in “superficie”, in quella parte cioè della catena del passaparola che un’azione di open source intelligence e di analisi formale del dato semio-linguistico può cogliere e provare a interpretare).
Nel lasso di tempo in oggetto cadono alcuni fatti comunicativi rilevanti: (I) l’endorsement pro-Lepore del presidente della regione Emilia-Romagna, (II) il primo dibattito tra i candidati, (III) un’intervista (doppia) ai due candidati offerta dall’edizione locale del Corriere.
1. FB
Il post sulla pagina fan di Lepore che riprende la notizia dell’endorsement di Bonaccini è quello che ha generato più interazioni tra i 27 presi in esame (ndr: valga qui come di seguito: presi in esame grazie a un tool reputato e professionale che, ed è per questo che lo si è scelto per queste e altre indagini, offre alcune funzionalità di base in modalità freemium, producendo perciò dati che possono essere verificati da chiunque lo volesse). Il formato prevalente nei post è quello foto-testuale. Le reactions generate sono più di 20k, tra cui 2k commenti. Tra queste, il maggior numero di “love” va al post in ricordo di Battiato.
Questa la word cloud dei post:


L’ad library della piattaforma attribuisce a Lepore un solo post sponsorizzato nel periodo in oggetto; anche in quel caso si tratta di un post che riprende la notizia dell’endorsement. Questo il dettaglio.

Nello stesso periodo, i 20 post presi in oggetto sulla fan page di Isabella Conti hanno generato 30k reactions (ndr: Conti ha qualche migliaio di fan in più), tra queste più di 3k sono commenti. Primo post per interazioni è quello del 21 maggio, con un messaggio che si apre con “Care ragazze, madri, sorelle, figlie […]”.
Questa la word cloud dei post.


Anche per Conti, l’ad library della piattaforma restituisce un solo post sponsorizzato per il periodo in oggetto. Questo il dettaglio.

Questo il confronto delle spese in ads sulla piattaforma in quel periodo.

2. Il dibattito e l’intervista
Come si diceva nel primo report, la volontà di Conti di mettere la sordina a tentativi espliciti di negative campaigning (la campagna “gentile”) era parsa fin quasi da subito indebolita dalla necessità maggiore di contro-definire la personalità semiotica di un avversario di fatto in campo da molto più tempo di lei. Un esempio lampante si è avuto proprio durante il dibattito, con Conti che ha più volte provato a richiamare le responsabilità dell’avversario in alcune scelte amministrative passate ora emendate se non proprio disconosciute. L’apice retorico e stilistico di questa mossa argomentativa è stato condensato nella formula espressiva classica (nella sua forma prototipica) “Matteo c’era”.
Il negative campaigning continua invece a essere assente tra le strategie argomentative di Lepore; il riferimento critico alle scelte o ai progetti dell’avversaria è sempre implicito e obliquo. Il riferimento esplicito viene delegato a esponenti del partito o d’area (nel periodo in oggetto si sono dati due casi “maggiori”).
La differenza tra i due atteggiamenti enunciativi si può cogliere in modo sinottico nell’intervista doppia, nella risposta alla domanda (la stessa per entrambi appunto), “un messaggio al suo sfidante?”.
Il dibattito ha permesso ancora una volta di cogliere alcuni tratti fondamentali del racconto dei candidati e, di conseguenza, della loro personalità semiotica. Per citarne solo alcuni: indipendenza e innovazione (/discontinuità) per Conti, competenza (e collegialità) per Lepore. Tratti coerenti con la storia dei candidati, ma come (quasi) sempre inevitabilmente accade tutti con alcune possibili crepe narrative. Facciamo qualche rapidissimo esempio. Conti è continuamente chiamata a non cadere in contraddizione rispetto all’attributo dell’indipendenza; il più delle volte la reazione consiste in una negazione (che però ha il difetto di affermare il tema e continuare a tenerlo sul tavolo), in altre occasioni, invece, la candidata ha mostrato un più interessante tentativo di risemantizzazione del tema, affidato alla figura discorsiva della contaminazione. Il tema della discontinuità è anch’esso pertinente, ma potenzialmente disinnescato in anticipo di Lepore che ha già, correttamente dal punto di vista strategico, identificato nella pandemia l’agente portatore di discontinuità. Una mossa che potrebbe metterlo al riparo dalla gran parte dei tentativi di negative campaigning dell’avversario. Potrebbe. In quel campo resta infatti una sola questione: come sarà stata giudicata l’azione di contrasto dell’amministrazione uscente nei confronti degli effetti della pandemia?
Osservare i commenti durante la diretta è stato, come sempre accade in occasioni simili, molto istruttivo: si vedono sorgere e dipanarsi le insurgent tactics dei rispettivi “fan”, così come fare capolino le questioni e le opinioni di spettatori “neutrali”. In questo caso, giudicati in maniera certo dispari, gli attributi che abbiamo prima citato paiono essere stati tutti di fatto accolti dai commentatori come elementi distintivi della personalità semiotica dei candidati e delle loro narrazioni: competenza, concretezza, coerenza, continuità/discontinuità, per citarne alcuni, sono proprio alcuni dei temi, e delle parole, che ci è parso ricorressero con più frequenza.
