La comunicazione dei candidati alle primarie del centro-sinistra a Bologna: 31/05–06/06/2021

Andrea Picciuolo
5 min readJun 13, 2021

Quarto ed ultimo report settimanale sintetico sulla comunicazione dei candidati alle primarie del centro-sinistra a Bologna (qui il terzo, qui il secondo, qui il primo).

Il periodo oggetto di osservazione va dal 31 maggio al 6 giugno.

Come sempre, l’appiglio è dato soprattutto da ciò che è accaduto su FB. Rivolgersi a FB ha qui un doppio vantaggio: è una buona finestra sia sulle mosse dei candidati sia sulle reazioni “di superficie” dei cittadini (che sono pur sempre osservati in un solo punto della catena del passaparola, ma un punto che in Italia è comunque corposo sia in quanto a frequenza d’uso sia per quel che concerne il tempo speso).

Uno sguardo all’uso degli ads (uno strumento necessario per raggiungere in un certo modo le audience, in un momento in cui i risultati nella modalità cosiddetta “organica” non sono sempre facili da ottenere).

Per Conti, l’ad library della piattaforma evidenzia un solo post sponsorizzato attivato nel lasso di tempo indagato. Il tema della sponsorizzazione è una proposta elettorale della candidata. Per Lepore, invece, l’ad library restituisce 12 inserzioni attivate tra il 31 maggio e il 6 giugno (contenuti: poster nella maggior parte dei casi).

Sempre su FB: tra i 16 post di Conti presi in esame fanno capolino 6 video. Questa proporzione è una novità rispetto alle settimane precedenti. La social video strategy della candidata si è poi ulteriormente modificata nei giorni scorsi, con la scelta di inserire un appuntamento settimanale dedicato. In quel frangente, invece, il numero elevato di video è soprattutto dipeso dalla reazione di Conti a delle critiche esplicite avanzate dal suo avversario. Questa reazione, come si vedrà, genererà le performance migliori su FB in termini di “metriche”, assieme a una proposta elettorale (la stessa oggetto di sponsorizzazione).

Queste alcune delle parole (non grammaticali) più frequenti nei suoi post.

Tra i 19 post di Lepore il formato prevalente è anche in questo periodo quello foto-testuale. Vi sono tre video (tra cui una diretta, ma in quel campo il candidato è poi andato diversificando le piattaforme utilizzate). 1 post cade nel genere dell’intimate politics, di tanto in tanto utilizzato dal candidato: è quello che ha generato il maggior numero di reactions. Il maggior numero di commenti spettano a due post sui temi del lavoro e della sicurezza stradale. Anche queste settimana, per ragioni semplici ma su cui qui non ci si può dilungare, i post sui temi della campagna non occupano le primissime posizioni in termini di performance, come si vedrà nei grafici.

Queste intanto le parole (non grammaticali) più frequenti nei post di Lepore.

Questo il confronto tra i due corpora, prendendo come metro di paragone alcuni tratti psicometrici e grammaticali.

Ora il confronto settimanale di qualcuna delle metriche osservabili.

Fan.

Follower growth average weekly.

Post interaction.

Qui la dashboard interattiva.

Reactions.

Share of voice.

Fuori da FB, questo l’andamento delle menzioni nelle news online (ndr: (i) sono menzioni che provengono da testate con un peso dispari in termini di readership, (ii) tra le menzioni compaiono a volte dei falsi positivi).

Un breve commento conclusivo sulla costruzione, e percezione, della personalità semiotica dei due candidati. Nel periodo in oggetto, l’edizione locale del quotidiano La Repubblica ha pubblicato un’intervista molto interessante al sindaco di Bologna in carica, a cura di Andrea Chiarini. In quella occasione, Chiarini ha osservato che i due candidati paiono entrambi “con il freno a mano tirato”. Un’osservazione puntuale, che, se vagliata dal punto di vista dell’analisi del dato semio-linguistico (i.e. discorsi e comportamenti), coglie forse un effetto di superficie di un fenomeno più “profondo”: i candidati, chi più chi meno, hanno cambiato in più di un’occasione linea di condotta, con delle conseguenza patenti, più o meno marcate, sul loro gioco di faccia e sulla costruzione della loro personalità semiotica. La polemica sul tema del lavoro lo dice in modo icastico, come già accennato nel commento finale del report della scorsa settimana (polemica che Conti, dal punto di vista della strategia argomentativa, ha sapientemente subito provato a eradicare e a portare sul piano personale, sfruttando dinamica sia dialettiche [l’accento sulle “cene] sia proprie della rete [i trigger dell’indignazione]). Pare dirlo pure, da un lato, una campagna tornata “gentile” una volta che le evidenze di un sondaggio hanno forse mostrato l’impraticabilità di veicolare, e sfruttare a proprio vantaggio, il frame della discontinuità.

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Written by Andrea Picciuolo

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