I musei italiani nella semiosfera digitale di lingua italiana
1. Musei italiani: il conversato
Il tema del settimo episodio di questa rubrica di total intelligence (in questo caso nella sua versione ridotta, social) è il conversato generato dai musei italiani. Questo report stringato dà conto di un piccolo carotaggio, condotto su alcuni canali digitali, dal 17 maggio al 16 giugno scorsi, per mezzo di un paniere molto ristretto di keywords correlate, in linea generale, a quel tema.
Anche in casi come questo, per comprendere gli effetti di senso generati dai vari discorsi in campo, è opportuno vagliare, quali-quantitativamente, sia i messaggi emessi da fonti autorevoli che le “ricezioni” a cui questi vengono sottoposti nelle varie arene. Per farlo, bisogna descrivere e analizzare le tracce che gli eventi lasciano sulla catena del passaparola onlife: i discorsi e i comportamenti. Con gli strumenti meccanici adeguati e le metodologie di analisi appropriate si possono registrare le dichiarazioni esplicitamente sollecitate, ma vi è poi da esplorare tutto l’emisfero delle azioni e quello, ugualmente capitale, delle dichiarazioni non sollecitate o implicitamente sollecitate (come il “conversato” sulle reti sociali), da osservare e comprendere con altri strumenti (per l’appunto, meccanici e interpretativi). La mappatura della semiosfera deve sostenere una costante gap analysis tra il detto degli agenti politici, istituzionali ed economici, il detto dei media, e il percepito dei cittadini. Qual è la realtà semio-linguistica che questi si trovano a sanzionare, e sulla quale si formano i loro giudizi e le loro emozioni? Com’è strutturata? Chi parla? Dove? Quanto? Come?
In questo report vi sono i risultati parziali di un’indagine a cura di Glok e Troisi Ricerche.
L’estrazione del dato da Twitter è stato possibile grazie all’uso della piattaforma di monitoraggio e intelligence Kpi6 (https://kpi6.com/).
2. Gli account di alcuni musei italiani
Un primo sguardo è dedicato alle performance, dal 20 marzo al 19 giugno 2022, degli account Facebook di alcuni musei che compaiono a vario titolo nel corpus “social”, oggetto del prossimo paragrafo, che condividono una caratteristica: sono tutti inclusi tra i primi 5 musei italiani più visitati nel 2021. Si tratta di: Museo Egizio di Torino, Reggia di Caserta, Triennale di Milano, Galleria delle Statue e delle Pitture degli Uffizi di Firenze, e Galleria dell’Accademia di Firenze.
Il volume delle interazioni generate da ciascuna pagina si può apprezzare grazie questo grafico: https://public.flourish.studio/visualisation/10455728/
In questo dominio spicca l’account degli Uffizi, con circa 90k interazioni generate; segue l’account della Reggia di Caserta, con circa 50k interazioni generate.
Questo invece l’andamento dei fan delle pagine nel periodo oggetto di osservazione: https://public.flourish.studio/visualisation/10455761/
3. La twittosfera di lingua italiana
Nella twittosfera di lingua italiana, nel periodo in oggetto, il paniere di keywords correlate ai musei genera 10.310 post, un numero che con “comments e repost” sarebbe giunto a 31.105 tweet. 5.206 gli utenti unici coinvolti nella “conversazione”, segnata da un tasso di engagement dello 0,6%. Quasi 89.000 i like generati. Questo il sentiment nel periodo osservato:

Questa invece la serie temporale dei tweet, con il dettaglio della distinzione per tipo (tweet in giallo, mention in blu). Il picco dei messaggi, comunque in numero contenuto, coincide con la giornata nazionale dedicata ai musei.


Tra le parole più usate vi sono “archeologico”, “Roma” e “Milano”. La rilevanza di “Roma” è confermata pure dalla frequenza degli hashtag, dove si trova affiancata a “Napoli” e “Torino”. Se si sposta l’attenzione dai luoghi alle azioni, emerge la maggiore frequenza di parole come “visita”, “scoperta” e “foto”. Quest’ultima, in correlazione con le parole IG e Instagram, compare come si diceva con una certa frequenza nel corpus, ma genera una reach scarsa, con una media di un like per post. Resta comunque una traccia preziosa per “guardare” con gli occhi delle persone che visitano i musei.


Tra gli utenti maggiormente attivi spicca l’account, non verificato e con poco più di 10k followers, del Museo e Real Bosco di Capodimonte. Nel tessuto delle menzioni, spiccano invece con una discreta frequenza anche la Pinacoteca Nazionale di Bologna e il Museo Civico di Larciano.
I post di utenti verificati sono 613: hanno generato più di 25.000 like. 10k circa sono stati generati dai tre tweet più performanti, due sono dell’AC Milan, e uno di un parlamentare italiano che menziona il tema dell’uso delle mascherine nei musei.
4. Search intelligence
Per valutare gli effetti di un evento sul comportamento, online in questo caso, delle persone, non si possono tralasciare i dati relativi alle tendenze di ricerca. Questo l’andamento delle ricerche correlate alle parole “museo” e “musei” negli ultimi 5 anni. L’andamento dei volumi di ricerca normalizzati per la parola “museo” è il seguente.

La media (normalizzata) è di circa 19, con un picco del volume di ricerca (normalizzato) che coincide con il 17/11/2019.
L’andamento dei volumi di ricerca normalizzati per la parola “musei” è il seguente:

La media (normalizzata) è di circa 32, con un picco del volume di ricerca (normalizzato) che coincide con il 03/03/2019.
Per quel che riguarda la parola “museo”, le queries correlate top negli ultimi 5 anni, facendo la tara delle ripetizioni “semantiche” e restando nel dominio italiano sono: “Torino”, “Milano”, “egizio”, “Roma”, “archeologico”, “Napoli”, “Firenze”, e “Bologna”.
Per quel che riguarda la parola “musei”, le queries correlate top negli ultimi 5 anni, facendo la tara delle ripetizioni, lessicali e “semantiche”, e restando nel dominio italiano, sono: “vaticani”, “Roma”, “gratis”, “Torino”, “Milano”, “aperti”, “Firenze”, “capitolini”.