Audience, media e content intelligence per le ricerche sociali e di mercato

Andrea Picciuolo
2 min readOct 22, 2019

1.

In tutte le fasi del funnel, le interazioni tra gli agenti economici lasciano delle tracce.

Le tracce prodotte dalle persone sono le conversazioni.

Nell’attuale semiosfera, le conversazioni sono quei big data semi-strutturati, o non-strutturati, che gli agenti generano e interpretano in modalità always-on e onlife.

Se i mercati sono conversazioni, le identità degli agenti economici che vi operano sono l’esito di queste conversazioni. Si tratta dunque di rinnovare le pratiche di ascolto, di estrazione dell’informazione ambientale e, per ultimo, di analisi qualitativa dei dati.

Audience, media e content intelligence supportano l’analisi semantica del dato semio-linguistico (e.g. discorsi e comportamenti).

Il risultato (azionabile) è la definizione dell’identità context-chained degli agenti economici, e degli ambienti dove operano, e la comprensione dei frame cognitivi e emotivi che orientano i comportamenti dei “pubblici”. Perché dove vi è consumo, oggi, vi è innanzitutto consumo di senso.

2.

Questa prassi di ascolto e di analisi intercetta a monte i processi di generazione e interpretazione di concetti, emozioni e percezioni, e descrive le strutture formali che, con dinamiche complesse ma mappabili, determinano, nei vari ambienti indagati, il costituirsi della doxa. Il prerequisito necessario, questo, per generare il fine-tuning tra persone e contenuti e il lift.

Molte sono le aree in cui il team Glok opera, tante quante sono le arene in cui si dipana, in maniera puntuale o generale, l’interazione simbolica tra l’agente economico e il “suo” pubblico, potenziale o attuale.

Per citarne qualcuna:

• Branding.
• Comunicazione politica.
• Costumer experience.
• Marketing research.
• Reputation.

3.

In ciascuno dei campi di intervento citati, la pratica di ascolto, l’analisi formale e funzionale del dato semio-linguistico e la definizione dell’identità relazionale dell’agente economico è fondamentale per attivare, ottimizzare, o rinnovare il rapporto sintonico (fine-tuning) con il pubblico, per comprendere quali valori etici ed estetici dell’agente sono radicati di fatto, al di là delle intenzioni, nel cuore e nella mente dei pubblici, e per capire, di volta in volta, quali sono i frame cognitivi ed emotivi che il comportamento dell’agente economico genera nei vari contesti in cui opera.

4.

Un esempio, valido sia per la funzione Branding che per quella Reputation, delle tappe che sostanziano il processo di ascolto e di analisi.

(1) Ascolto puntuale (per keywords) delle reti sociali.
(2) Osservazione puntuale e ascolto estensivo (per time-frame) dei canali digitali aziendali.
(3) Osservazione, “a chiamata” (per keywords), del panorama mediatico “tradizionale” (quotidiani + tv).
(4) Analisi comparata quali-quantitativa dei dati estratti nelle varie arene.
(6) Report analitico (quali sono le strategie narrative e discorsive effettivamente dispiegate; quali sono le strategie di interazione maggiormente performanti; quali sono i valori etici ed estetici della marca riconosciuti dal pubblico; quali sono i frame cognitivi ed emotivi che strutturano la conversazione; qual è, se c’è, la pertinenza cross-mediale della proposta di valore).

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Written by Andrea Picciuolo

Co-founder @ tropic https://tropicresearch.it/) — Marketing intelligence = audience | content | media | social intelligence | semiotics | text analytics

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